Life Long Learning La formazione è un elemento fondamentale della vita professionale di ognuno di noi. Chiunque si affacci al mondo del lavoro, a qualsiasi età e con qualsivoglia bagaglio di studi, deve assecondare la necessità di continuo aggiornamento e richiesta dal mercato del lavoro. Le attività di processo, operative e funzionali di 10 anni fa sono completamente diverse da oggi; sembra strano, ma anche la pubblica amministrazione ha cambiato molte delle sue logiche interne. Quindi, non solo il professionista o l'imprenditore, ma anche il dipendente di un'azienda pubblica e privata ha necessità di formarsi. Un esempio su tutti è la PEC (posta elettronica certificata). La formazione richiesta non è spot, ossia "mi trovo in uno stato di conoscenza e ho necessità di passare ad un altro stato superiore". La richiesta è continua tanto da poter identificare un concetto del tutto nuovo, quello della "formazione duratura", che si protrae per tutta la vita. Gli anglofili hanno già coniato il termine Life Long Learning. L'esistenza di questo acronimo è dovuta al fatto che già il mercato mondiale è abituato a queste logiche da tempo; in Italia siamo sempre legati a stratificazione di classe e di corporazioni, per cui la mentalità è sempre stata del conseguimento dello status e mantenimento dello stesso per "ragion sociale". Tutto è cambiato ed anche il medico, avvocato, commercialista e ingegnere devono formarsi obbligatoriamente e in modo certificato, altrimenti non potranno e possono esercitare la propria professione. Ovviamente il discorso vale sia per il libero professionista che per il dipendente pubblico e privato. Sorge spontanea la domanda: "l'operaio" come può formarsi e perche dovrebbe farlo? L'inevitabile risposta è certamente sì, certamente lo stereotipo dell'operatività ripetitiva e meccanica deve formarsi ed essere anch'esso un pò "Diogene" di se stesso. Prima di tutto perchè non è detto che continuerà a fare sempre le stesse attività visto che il mondo del lavoro è diventato dinamico per "definizione". Perchè tutti noi abbiamo voglia di crescere e quindi acquisiamo il diritto di poter avere una chance di crescita. Per poter, invece, gestire il come formarsi è necessario introdurre i nuovi modelli di fruizione della formazione. Certamente continueranno ad esistere corsi convenzionali in aula, ma sempre di più avremo corsi a distanza e in tempi non convenzionali. Stiamo, ovviamente, parlando di FAD (formazione a distanza). L'E-learning (acronimo anglofilo per FAD) introduce anche un nuovo concetto ossia la formazione non sincrona. L'utente usufruisce della formazione in tempi e modi che più ritiene opportuno. Il collegamento ad una piattaforma internet è l'unico elemento per accedere alla formazione. La filosofia di partenza è Life Long Learning. La filosofia di arrivo è il cittadino continuamente in formazione all'interno della struttura societaria. Un concetto molto ampio che si lega oggi alla logica della professione e domani alla logica formativa del cittadino. Siamo oramai d'accordo sul considerare la formazione un atto dovuto verso se stessi e la società per cui il punto fondamentale non è più se occuparsene o meno, bensì come accedere nel modo migliore, più funzionale e interattivo possibile. Questo si traduce in strutture di ausilio che siano integrate nelle nostre attività quotidiane. Oggi siamo abituati a consultare mail, sms, mms, avvisi su facebook etc.... Presto saremo integrati con elementi formativi in ogni ambito, tanto che sarà semplice interrogare qualsiasi dispositivo ed avere supporto immediato dallo stesso con sistema di help on line e mini corsi di formazione immediatamente fruibili. La lavatrice del futuro avrà un help on line e un mini corso precaricato per la gestione operativa, nonchè un link immediato ad un corso on line su Internet che sarà adattato alle capacità del richiedente. Per esempio se l'utente ha difficoltà sul concetto "prelavaggio con acqua calda" o meno, la piattaforma riconoscerà, evidentemente, che l'utente che richiede non è esperto, per cui erogherà un corso proporzionale ai concetti appresi e da apprendere. Sembra una forzatura parlare di lavatrici, quando si introduce una piattaforma di Life Long Learning, ma credo che sia efficace per comprendere il livello di penetrazione al quale dovremo abituarci quanto prima. Oggi, è necessario già pensare a queste piattaforme in logica di massima interazione rispetto ai propri interessi e capacità. Una piattaforma, quindi, che sia già in grado di apprendere e di adeguarsi alle attitudini del discente. Parliamo, dunque, di un sistema che già oggi deve essere Web 2.0 compliant e sicuramente entro pochissimo strutturato su logiche semantiche ed ontologiche. Le piattaforme standard di E-learning sono quindi obsolete e non capaci, per la loro staticità, di essere integrate nella vita professionale e quotidiana del cittadino. I parametri di riferimento che delineano una piattaforma che possa guidare il percorso di vita formativa, Long Life Learning, sono: ➢ blog tematici ➢ forum tematici ➢ chat interattive molti a molti e una a molti ➢ paramettrizzazione dell'interfaccia ➢ personalizzazione dei corsi rispetto alle proprie capacita di apprendimento ➢ personalizzazione dei corsi rispetto alle proprie competenze ➢ identificazione dei percorsi formativi più idonei ➢ feedback personale su specifici corsi ➢ identificazione di gruppi di lavori ➢ condivisione di files ➢ workplace ➢ document sharing ➢ ..... Tutto ciò è associato alle logiche di gestione ontologica delle informazioni e delle docenze. Intelligenza artificiale applicata alla gestione del bagaglio cognitivo del discente. Siamo, oggi, nell'era di chi può credere di investire in se stesso, utilizzando nuovi strumenti, nuove opportunità e cercando di perseguire nuovi obiettivi. Concludo che il " Diogene" che è in ognuno di noi, può, finalmente con queste nuove tecnologie, cercare e trovare la strada della propria verità, indole e scopo cercando di accrescerlo, coltivarlo e soprattutto viverlo.